Ricordo di viaggio, fine luglio 2010 (Marocco).
La sera, seduto sul muretto di confine del
campeggio guardo Safi dall'alto e penso a quanto sono anonime le città viste
dall'alto. Son tutte belle con le lucette della sera, ma tutte uguali. Fuori
dal campeggio una gran sporcizia di plastica usurata portata dal vento e
bottiglie colorate stinte dal sole.
In questo paesaggio finisco di leggere “Camere
separate” di Tondelli e le ultime pagine mi commuovono.
Poco dopo il silenzio viene interrotto da un motorino che attraversa la sporcizia. Lo seguo con lo sguardo. Il
tramonto c'è già stato e c'è poca luce naturale. Il mezzo fatica per una salita
molto ripida. Seduto dietro il motorino, un bimbo saldo, immobile e
concentrato, cinge con le sue piccole braccia la vita di suo padre. Il bimbo è
un passeggero in miniatura, compostissimo, perfetto. Esattamente dentro la soglia
dei limiti minimi, un passeggero più piccolo non ci poteva essere.
Fine del
ricordo.
Alcuni giorni più tardi arrivai a Sidi Ifni, un
baluardo azzurro e bianco in riva al mare. Abbandonai il libro all’Hotel Suerte
Loca. Lo abbandonai volontariamente e senza indugio, come d’istinto, tra gli
altri libri donati, in tutte le lingue, e che costituivano la libreria del
luogo.
L’altro giorno, l’amico e grande viaggiatore,
Agostino Colombo, posta su FB una foto della sua moto in fronte all’Hotel
Suerte Loca.
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