mercoledì 23 marzo 2011

Ancora ibrida ma con una forma

Tornata a casa oggi. Bella come il sole. Ancora convalescente ma sulla via della messa in forma. Già fatto alcuni chilometri e il cambio sembra il meccanismo di un orologio svizzero da quanto è perfetto. Ancora tanto da fare, ma è a casa...



5 commenti:

  1. Non sembra nemmeno lei da quando lucida è...

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  2. stona ancora un po' quel giallo ma provvederò molto presto.

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  3. ops... mi sono perso qualcosa...
    Ma come mai è passata da nerogialla a biancablu?

    cocco.

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  4. Ciao Cocco, piacere di rivederti da queste parti:-) Ti sei solo perso un inverno di interventi...A parte tutto, mi è sempre piaciuta molto bianca e azzurra, così, visto che comunque le mani ce le dovevo mettere, ho deciso di cambiargli anche colore. Come vedi non è ancora finita e porta ancora le tracce originarie...

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  5. Sembra nuova!

    Con le ultime vicissitudini Siriane, ahimè anche se non ce n'era bisogno, il tuo giro si conferma essere stato tempestivo ed ora, molto egoisticamente parlando, inattuabile.
    Molto egoisticamente perchè i problemi non sono certo quelli di un motociclista con l'idea di emularti, ma sono quelli di un'intera fetta di mondo travolta da sanguinosi cambiamenti.
    Durante più o meno (se andiamo spanometricamente a mesi) lo stesso periodo del tuo tour mediterraneo ho fatto a tempo a girarmi col mio vecchio cancello gran parte della Tunisia in un viaggio e un bel pezzo di Libia in un altro. Toccare con le ruote la loro realtà, parlare, mangiare, viverlo... ed ora vedere quello che sta accadendo, è pazzesco.
    Ed i Tg si sprecano in descrizioni sulle azioni talvolta dell'esercito, talvolta degli insorti.. senza puntare troppo la lente sulla gente da cui abbiamo mangiato, le persone con cui abbiamo chiaccherato. La popolazione comune.
    Quasi ammiro chi ha le idee chiare, chi si spreca in opinioni concretamente schierate, son giuste le bombe, non sono giuste, quello è un dittatore sanguinario da eliminare, quello non faceva morire di fame nessuno.
    Una verità, solida ed assoluta, a mio avviso non esiste.
    Non parlo a vanvera (o almeno spero di non farlo) perchè la parte allargata della mia famiglia ha vissuto in prima linea la guerra per l'indipendenza della Croazia dal regime Comunista della Ex-Jugoslavia negli anni '90.
    Dopo quasi un ventennio, se chiedi a chi ha abbracciato il fucile, e combattuto per quella indipendenza vedendo bombe e sangue, se fosse stato giusto davvero... la risposta non è ne si, ne no. E' la perplessità. Certo, non lo devi chiedere a chi si è aperto l'albergo, o a chi è andato al governo. Lo devi chiedere al benzinaio, all'operaio, al vecchio contadino.
    E così vedo le bombe su Sabha, penso alle dune che a pochi chilometri mi hanno ospitato, e rimango sospeso...

    Cocco.

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