sabato 5 giugno 2010

Café de la Paix

Sotto l'appartamento in cui sono ospite a Marsiglia c'è un Café e si chiama “Café de la Paix”. Sono entrato la prima volta ed ero l'unico europeo. Gli altri clienti erano tutti arabi. Volevo bere un caffè e vedevo che tutti stavano bevendo il caffè nel bicchierino di vetro con un bicchiere d'acqua a parte. Così vado al banco e ordino un caffè che mi viene servito pero' in tazzina e senza acqua a parte. Non dico niente, me ne sto zitto, prendo il mio caffè in tazzina e mi siedo come tutti al tavolino a farmi i fatti miei. Il giorno dopo ritorno, stessa clientela, ordino un altro caffè e anche stavolta mi viene servito in tazzina ma però questa volta mi danno l'acqua a parte. Mi siedo allo stesso tavolino del giorno prima. Stamattina sono ritornato al Café, il barista è sempre il solito e sta parlando al telefono, mi vede arrivare, non faccio neanche a tempo ad ordinare che lui si gira verso la macchinetta del caffè e me lo prepara nel bicchierino di vetro come tutti, con acqua a parte naturalmente. Così mi son seduto al mio solito tavolino e come tutti gli altri mi son bevuto il mio caffè.

4 commenti:

  1. Mi distraggo un attimo e il viaggio è già cominciato.

    La storia al café de la Paix è bellissima.

    Sei già riuscito a incontrare i ragazzi di Lettre a la Prison?

    Un abbraccio
    Simo (Castels)

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  2. ti son bastati 3 giorni a marsiglia (città molto nordafricana e poco francese) x diventare maghrebino onorario. dubito che ad un maghrebino possa succedere la stessa cosa dopo 3 giorni in italia.
    buona continuazione

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  3. già ..bene allora sei pronto per gli tzigani della Camargue.non sò se è già passata la carovana gitana a Saintes-Maries de la Mer..nel caso segui i fenicotteri rosa!
    !Hasta luego!

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  4. Ciao Grandissimo,
    questo scritto è proprio quello che intendevo con "....avere nuovi occhi".
    Dovresti scrivere più spesso, si, penso proprio dovresti farlo.....ho voglia di commentare più spesso, si, ho proprio voglia di farlo...

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