sabato 18 settembre 2010

...e io dietro guido.

Facciamo due tappe lunghissime. La prima di oltre ottocento chilometri e la seconda di quasi cinquecento. Dopo Tripoli la strada attraversa una distesa di terra e poco altro. Poche anche le curve, i pieni di benzina quasi gratis e le soste. Un caffè, pipì e poi sempre dritti. Qualche posto di blocco rallenta un'andatura sostenuta e poi testa bassa e vai andare.

Attraversare la Libia in senso orizzontale è questo. Macchine veloci e spericolate che sorpassano, grossi camion, qualcuno mi saluta dal finestrino. Il paesaggio è piatto, dromedari lontani, carcasse di animali e qualche rottame di macchina ai lati della strada. Molti copertoni abbandonati. Perdo, e non mi accorgo, la testa Manfrotto montata sul manubrio.

Salem, la guida, così si chiama, è un brav'uomo, troppo stanco per il lavoro che fa e consumato dai due pacchetti di sigarette al giorno. Guida innanzi a me e mi guida in questo paesaggio affascinate come lo è la desolazione.

(All'inizio avevo proposto all'agenzia di portare Salem come passeggero in moto...).
Arriviamo a Tubruq, città sgangherata di quelle che mi piacciono tanto. Siamo sulla costa a circa 150 Km dal confine egiziano. Domani passo, forse, sì, sicuramente, riprendo fiato...

Ho visto questo video oggi. Se qualcuno se lo fosse perso, lo posto qui io: Wanted but not Welcome


4 commenti:

  1. ciao alessandro....un video veramente toccante, nel mio girovagare tra i deserti ho avuto modo di far incontri ravvicinati con questa realta....specialmente nel sud della libia e nel sud dell'algeria.uomini pieni di speranze e bimbi forzatamente adulti,donne rassegnate a qualsiasi futuro,in quegli incontri mi sono sentito piccolo insignificante colle mie belle nike ai piedi e occhiali da una cifra che probabilmente si sarebbero sfamati una famiglia per un anno,ammiro chi combatte per un futuro ....ma è dura accettare la realta ..fra i tanti don chisciotte forse qualcuno riuscira. ma credo che il prezzo faccia si che nella nuova vita rimanga poco spazio per la felicita.è dura dover girar le spalle a questi incontri senza poter far nulla griderei li scongiurerei li pregherei,di tornare indietro,ma poi taccio e capisco il caro tributo da versare alla storia per far si che il mondo possa cambiare..ma non sono sicuro del risultato,
    allah wakbar...
    ale sicuramente incontrerai molta gente ...
    a quanto ho capito sei, senza offesa un novello viaggiatore,percio impara il linguaggio del cuore e tutto il tuo peregrinare diventera tesoro.
    quello del gps

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  2. Grazie, quello del gps, faro` tesoro dei tuoi consigli.

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  3. « Celui qui voyage sans rencontrer l’autre ne voyage pas, il se déplace. » Alexandra David-Neel (voyageuse, orientaliste, anarchiste)

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