mercoledì 8 settembre 2010

Sono (un po') arrabbiato.

Confesso le mie colpe: son partito senza sapere dove andavo e il mio errore è stato di farmi trasportare dalle emozioni e dalle sensazioni nei luoghi dove sono stato. E sono solo queste le mie colpe. Per il resto è sempre e solo colpa dei furbi.
Per cominciare mi tira il culo non poco entrare in Libia con la balia. E sono qui che penso e ripenso a che altro avrei potuto fare. Se ho mandato tutte le mail che potevo mandare e fatto tutte le telefonate che potevo fare. Avrei voluto entrare in Libia con le stesse modalità dell'Algeria, ma questa volta non ho avuto appoggi e fortuna e quindi niente. Ad un certo punto i tempi diventavano lunghi, alle mail non rispondeva nessuno e per il timore di invecchiare in Tunisia ho scelto la via più semplice, la strada più diretta, quella ordinaria. Che altro, forse sono stanco della Tunisia o più semplicemente voglio continuare, andare avanti. Allora ho scelto la via diretta invece che quella migliore che magari sarebbe venuta se avessi aspetto ancora un po'. Penso sempre di più (alla banalità forse) che il viaggio è la metafora della vita.
E poi penso all'inutilità di un carnet du passage per entrare in Egitto. Ma avete capito che cos'è un carnet du passage? E' praticamente un documento con cui si attesta che io entro ed esco dal territorio egiziano con il mio mezzo e che quindi non lo vendo all'interno del Paese perchè se lo facessi sarei costretto a pagare il triplo del valore della mia moto, in questo caso.
Ed è per questa roba che son fermo da tre giorni a Tataouine per cercare di capire come posso fare. Ho chiamato in Ambasciata e Consolato di Italia ed Egitto a Milano, Roma e al Cairo. Nessuno mi sa dare una risposta e la banca non riesce a darmi una lettera di garanzia bancaria. Sono stanco di questa burocrazia inutile.
O forse sono stanco di telefonare da telefoni a monete talmente consumati che entra una moneta su dieci (verissimo e non esagero) e che sul piu' bello interrompono la comunicazione perché hai finito i soldi e della manciata di monete che hai in mano non ne entra una.
Inutili come le telefonate a persone che non sanno, quand'è invece il loro lavoro, che non ti possono aiutare perchè non vogliono e lo capisci dal tono stanco della loro voce perchè gli hai chiesto una cosa fuori dal loro quotidiano schema lavorativo. E non sto neanche lottando contro i mulini a vento. A volte penso di aver sbagliato viaggio. Capite cosa voglio dire quando penso al viaggio come metafora della vita?
E se non ce l'ho, non ce l'ho sto carnet du passage. Mi presenterò in frontiera egiziana senza. Vedremo cosa succede. Se mi rimandano a casa è perchè hanno avuto paura che vendessi la mia moto nel loro paese...mi sono spiegato?

...e poi un colpo si scena. Oggi una telefona all'Istituto Italiano di Cultura a Tripoli con una signora che è stato il mio primo contatto per la Libia...alla prossima, questo post è già troppo lungo.

8 commenti:

  1. ale,
    prova a ravanare nella rete che pare che ti facciano un CDP direttamente gli egiziani (chiaro che i soldi devi cacciarli temporaneamente) te l'avevo detto anche ne precedente post


    per quel che dici.... non sai come ti capisco

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  2. Ciao Gianpiero
    ottime le info che mi dai a commento di "Pistaaa..." sarebbe la soluzione perfetta. Fino a quella cifra ci arrivo. Son due giorni che provo a telefonare in frontiera ma non trovo mai nessuno e i numeri me li ha dati il Consolato. Alla fine ho richiamato il Consolato e gli dico che ai numeri che mi ha dato non risponde mai nessuno, suona a vuoto. Mi hanno risposto: staranno preparando la festa di fine Ramadan...

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  3. Wouahou !.. On croirait une page de roman dans un journal quotidien... Vite l'édition de demain ! "La vie dans un carnet du passage"... Vite Alessandro ...

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  4. Aelita, Princess of Mars9 settembre 2010 alle ore 14:14

    ...eppure vivendo in italia dovresti essere abituato alla frustrazione burocratica!io ne so qualcosa dovendo cambiare residenza per la seconda volta in un anno...la cosa folle è il modo in cui mi guardano gli impiegati dell'anagrafe, probabilmente perché loro non hanno nemmeno mai cambiato quartiere in vita loro... e tu almeno, in questi paesi, non sei accolto come un cittadino del terzo mondo... Non ti arrabbiare, sali su una duna e goditi il paesaggio, non lasciare che la frustrazione ti impedisca di alimentare la pazienza che serve sempre per entrare nell'universo degli "altri"... Ti ricordi il mio disappunto in oriente? La risposta era sempre "si, si, si" e poi invece, non ci si era capiti per un tubo...ah ah ah, però che bei momenti!

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  5. Ma dai busone....ti farai mica scoraggiare da un po' di onesta burocrazia no?
    Capisco che il "viaggio metafora della vita" non vada a braccetto con l'attraversamento della Libia scortato ma ad un certo punto se bisogna farsene una ragione....facciamocela!!! (parlo al plurale come segno di partecipazione vera)
    Non permettere a impedimenti vari di toglierti l'energia e l'entusiasmo che fin qui ti ha fatto percorrere km e km di strade polverose, concentrati unicamente su quello che hai fatto e ancora vorrai fare. E poi immagina se questa "compagnia forzata" alla fine si rivelasse anche per i suoi risvolti positivi? Magari sarà una valida guida piena di informazioni per te? E magari sarà anche una piacevole compagnia, certo non scelta ma pur sempre interessante da scoprire? Sei proprio tu che fino ad oggi ci hai insegnato che non sempre bisogna prevedere quello che sarà, e fintanto che non lo sarà non lo è....(un po' catartico lo so)
    Comunque sia ieri ho visto il film di Avati "Gli amici del Bar Margherita" ambientato nella Bologna dei metà anni 50 e mi sei venuto in mente subito tu al Micky e Mouse....ho riso!
    Vai alla grande Busone!!! (si dice così no?)

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  6. Bene, metafora viaggio-vita, arrivo in libia.
    Come in una bella afosa notte di follia, incontri le forze dell'ordine che, abbagliati dai tuoi occhi ridenti e fuggitivi e dal super puttanone che ti porti a braccetto, ti chiedono di salire in macchina e di seguirli in centrale. Tu ridi, fumi, bevi, e li segui. E' molto rock. Poi nulla, le firme, il verbale, la multa. Ma te sei una rockstar e te ne freghi.
    ecco, pensa di essere Eric Clapton con le forze dell'ordine mentre sei in libia....
    E manda a cacare il sosia di omar sharif da parte mia ;-)...eh eh.. buon clark, tieni duro!

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  7. Grazie di cuore a tutti per il sostegno...Micky e Max TommyBusone...

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  8. ca c'est l'afrique

    quello del gps

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