giovedì 19 agosto 2010

Posti di blocco come pisciate di cane.

L'Algeria è un paese tanto sicuro quanto armato. Le strade sono piene di posti di blocco: carreggiata chiusa a senso unico con blocchi di cemento sulla strada e stesi sull'asfalto quegli aggeggi appuntiti che se cerchi di scappare ti bucano le gomme. Poi, militari armati decidono chi passa e chi si ferma per un controllo.
Sto percorrendo la regione della Kabylia, la zona ad est di Algeri e tra martedi' e mercoledi' ho fatto poco meno di 500 km. Tenendo conto che a pranzo non mi fermo perchè c'è il Ramadan, sono stati due giorni di viaggio pieni.
Solo martedi', senza scherzi, avrò passato almeno una ventina di posti di blocco e in due mi hanno fermato: documenti (miei e della moto), aperto tutti i bagagli (che poi devo richiudere e ricaricare sulla moto) e un sacco di domande: perchè sei in Algeria, da dove vieni, dove vai, che strada hai fatto, ti trovi bene qui in Algeria...ecc. La polizia è gentile, niente da dire, ma ha pur sempre dei gran fucili in spalla.
Secondo me il terrorismo in Algeria non esiste più però gli strascichi degli anni bui si fanno sentire in questo modo (a meno che non sia una strategia per giustificare un enorme spiegamento di forze militari). Lo dico perchè questo spiegamento stride con l'altra realtà, quella civile: gentile, cordiale, disponibile...pacifica (per rassegnazione? per volontà? o per natura? glielo chiederò).
I paesaggi sono degni però, sia lungo la costa che all'interno, ecco alcune foto. Mercoledi' sera sono arrivato Costantine.

Stamattina, come mi è successo altre volte in questo viaggio, sento la necessità di scendere ancora, di mettere la testa nel deserto. Mi dirigo verso Biskar che mi dicono essere la porta del Sahara. Il caldo è alle soglie della sopportazione ma ne vale la pena.
Ancora non so se domattina continuero' a scendere ancora un po' oppure se é il caso di girare i tacchi e tornare verso la costa per passare in Tunisia. Certo é che non é questa la stagione per il deserto...ma già lo sapevo pero' io sono qui adesso.

4 commenti:

  1. Même avec la barbe tu ne ressemble pas à un "barbu" !
    JfN

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  2. E bravo Alli! Mi fa piacere che la zona sembra tranquilla e pacifica, ma ovviamente tu non abbassare mai la guardia! Per curiosità che temperature ci sono alle porte del deserto? Da quel che scrivi la prossima tappa sarà la Tunisia; la mia curiosità aumenta a dismisura se penso al dopo Tunisia, mica vorrai fare visita al Colonnello?? :-)
    Non rattristarti se i commenti diminuiscono sul blog, qui son quasi tutti in ferie! Stammi bene!!

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  3. Tu es en train de boire peu....

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  4. Ciao Emi, ma come, tu non sei in ferie come tutti? I numeri delle temperature non li so. Pero' é sofferenza ad un certo punto. Una cosa attorno ai 45 direi. Alla Libia ci sto pensando...ci vuole l'invito e il visto pero'...ma mi sto gia' muovendo. Per il resto, non abbasso mai la guardia. Ciao.

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